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L'approvazione da parte del Governo rappresenta l'unica possibilità per garantire la realizzazione della Variante, dopo il parere contrario alla compatibilità paesaggistica espresso dalla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio e le osservazioni di dissenso da parte delle principali Associazioni per la tutela ambientale e del territorio.
- Si è chiusa la procedura di VIA regionale con un Decreto che ha espresso giudizio positivo con condizioni (29.9.15)
- La scelta delle misure mitigative e/o compensative è stata rimessa alla Conferenza dei Servizi indetta dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia - Emilia Romagna, senza esito positivo (29.10.15)
- Ora la procedura di surroga rimanda la decisione finale al Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'art. 14 quater della legge 241/90.
Ci rivolgiamo con questo Appello agli Onorevoli Ministri affinché non sostengano l'approvazione dell'attuale Progetto Definitivo della Variante della Tremezzina, che prevede la realizzazione di tratti a cielo aperto, il cui impatto devastante avrà conseguenze irreversibili sulle risorse naturalistiche, artistiche e paesaggistiche e quindi sulle potenzialità di sviluppo economico e turistico dell'area, fondate sulla bellezza e sull'integrità del territorio.
In particolare, si fa riferimento a uno dei contesti iconici del lago di Como, rappresentato dall'Isola Comacina e dalla Zoca de l’Oli, interessato da una proposta di riconoscimento dello status di Monumento Naturale e dalla presenza di oliveti a terrazze riconosciuti dall’ITLA (International Terraced Landscapes Association), organismo d’ambito Unesco / Fao, sottolineando infine l’emergenza monumentale del Sacro Monte di Ossuccio (parte del Patrimonio Unesco nell’ambito del sito «Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia»), che si verrebbe a trovare in prossimità di un viadotto.
L'esito negativo della Conferenza dei Servizi deriva da una mancata revisione sostanziale del Progetto stesso, già contemplata nella Richiesta di Integrazioni (29.04.15) e nel Quadro delle prescrizioni in ambito della Pronuncia di Compatibilità Ambientale da parte della U.O. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali di Regione Lombardia. Nessuna delle misure mitigative e/o compensative degli impatti paesaggistici è stata recepita e inserita nel Progetto Definitivo, con un rimando troppo rischioso dell'individuazione delle stesse in fase di Progetto Esecutivo.
Considerata l'insostenibile situazione della viabilità locale, aggravata dalla mancata attuazione di provvedimenti migliorativi nella regolamentazione e nella gestione del traffico pesante, i sottoscrittori richiedono un intervento di revisione, che deve andare oltre le indicazioni dettate da Anas, l'urgenza dell'approvazione legata alle scadenze del Decreto Sblocca Italia e l'esasperazione di parte della popolazione locale, pronta ad accettare qualsiasi soluzione proposta.
Si auspica il ritorno a una soluzione progettuale che preveda l'intero sviluppo in galleria naturale, o in subordine, che venga comunque fatto riferimento a quanto indicato nel Quadro delle prescrizioni del Decreto di VIA, ossia:
- Sviluppo del progetto esecutivo con la soluzione ad unica galleria naturale, così come da parere della Soprintendenza o con due gallerie con brevi uscite nell'attraversamento dei corsi d’acqua;
- Allungamento della galleria artificiale di Spurano fino a quella naturale "Perlana 1";
- Riduzione della lunghezza dei tratti a cielo aperto, mediante ricorso alla realizzazione di tratti in trincea (avvalendosi dell’ausilio delle terre armate, o di altre tecniche di ingegneria naturalistica) e al sistema della galleria artificiale, al fine di preservare le visuali panoramiche;
- eliminazione delle corsie di arrampicamento e la riduzione delle sezioni stradali;
- collocazione della vasca antincendio sul lato ovest della struttura di servizio posta all'uscita della
galleria artificiale nella valle dei Ronchi;
- Riduzione dei muri di sostegno a valle e utilizzo di sistemi costruttivi tradizionali per le porzioni di maggiore elevazione mediante l’impiego di strutture ad arco;
- Adozione di soluzioni costruttive di tipo tradizionale sull’esempio di quelle presenti nello stesso territorio, ovvero in pietra locale e con mitigazioni mediante vegetazione autoctona, sia per gli elementi di sostegno che per i volumi tecnici fuori terra;
- Relativamente al Sacro Monte di Ossuccio, si suggerisce di approfondire il tema “vibrazioni” mediante apposito sistema di valutazione e monitoraggio.
Tali indicazioni fanno riferimento e confermano quanto espresso dal Parere di Competenza della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio nell'ambito della Procedura di Via, che ha delineato le modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso, richiedendo inoltre:
- lo sviluppo di specifici progetti architettonici di qualità paesaggistica per le opere d'arte maggiori (imbocco delle gallerie), le opere d'arte minori (muri di contenimento, reti paramassi, barriere fonoassorbenti, recinzioni, illuminazione, ecc.), le opere civili (cabine elettriche) e i viadotti; in particolare dovrà essere perseguita una consistente riduzione volumetrica e una diversa definizione architettonica degli edifici destinati ad impianti da collocarsi a monte delle gallerie o al di sotto del tracciato stradale (evitando così le consistenti opere di sbancamento della parete rocciosa) onde ridurne drasticamente la visibilità;
- una maggiore coerenza tra il tracciato stradale e il naturale sviluppo morfologico dei versanti.
L'appello si rivolge quindi agli Onorevoli Ministri affinchè affrontino tale scelta con l'attenzione, la sensibilità e la responsabilità che devono essere riservate a una decisione tanto importante, in modo tale da ottenere la risoluzione dei problemi di viabilità, tenendo conto di pareri tecnici previsti dalla normativa e senza fare ricorso alla risoluzione politica che disconosce competenze specifiche e i diritti garantiti dalla Costituzione.
No ai lunghi tratti a cielo aperto!
No ai muraglioni e agli sbancamenti di oltre 30 metri di altezza!
No allo spreco di soldi pubblici per un’opera così devastante, che non tiene conto di possibili soluzioni alternative più sostenibili e che risolverà solo parzialmente il problema del traffico.
Ciò che verrà realizzato non si potrà mai più cancellare.
- Si è chiusa la procedura di VIA regionale con un Decreto che ha espresso giudizio positivo con condizioni (29.9.15)
- La scelta delle misure mitigative e/o compensative è stata rimessa alla Conferenza dei Servizi indetta dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Lombardia - Emilia Romagna, senza esito positivo (29.10.15)
- Ora la procedura di surroga rimanda la decisione finale al Consiglio dei Ministri, ai sensi dell'art. 14 quater della legge 241/90.
Ci rivolgiamo con questo Appello agli Onorevoli Ministri affinché non sostengano l'approvazione dell'attuale Progetto Definitivo della Variante della Tremezzina, che prevede la realizzazione di tratti a cielo aperto, il cui impatto devastante avrà conseguenze irreversibili sulle risorse naturalistiche, artistiche e paesaggistiche e quindi sulle potenzialità di sviluppo economico e turistico dell'area, fondate sulla bellezza e sull'integrità del territorio.
In particolare, si fa riferimento a uno dei contesti iconici del lago di Como, rappresentato dall'Isola Comacina e dalla Zoca de l’Oli, interessato da una proposta di riconoscimento dello status di Monumento Naturale e dalla presenza di oliveti a terrazze riconosciuti dall’ITLA (International Terraced Landscapes Association), organismo d’ambito Unesco / Fao, sottolineando infine l’emergenza monumentale del Sacro Monte di Ossuccio (parte del Patrimonio Unesco nell’ambito del sito «Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia»), che si verrebbe a trovare in prossimità di un viadotto.
L'esito negativo della Conferenza dei Servizi deriva da una mancata revisione sostanziale del Progetto stesso, già contemplata nella Richiesta di Integrazioni (29.04.15) e nel Quadro delle prescrizioni in ambito della Pronuncia di Compatibilità Ambientale da parte della U.O. Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali di Regione Lombardia. Nessuna delle misure mitigative e/o compensative degli impatti paesaggistici è stata recepita e inserita nel Progetto Definitivo, con un rimando troppo rischioso dell'individuazione delle stesse in fase di Progetto Esecutivo.
Considerata l'insostenibile situazione della viabilità locale, aggravata dalla mancata attuazione di provvedimenti migliorativi nella regolamentazione e nella gestione del traffico pesante, i sottoscrittori richiedono un intervento di revisione, che deve andare oltre le indicazioni dettate da Anas, l'urgenza dell'approvazione legata alle scadenze del Decreto Sblocca Italia e l'esasperazione di parte della popolazione locale, pronta ad accettare qualsiasi soluzione proposta.
Si auspica il ritorno a una soluzione progettuale che preveda l'intero sviluppo in galleria naturale, o in subordine, che venga comunque fatto riferimento a quanto indicato nel Quadro delle prescrizioni del Decreto di VIA, ossia:
- Sviluppo del progetto esecutivo con la soluzione ad unica galleria naturale, così come da parere della Soprintendenza o con due gallerie con brevi uscite nell'attraversamento dei corsi d’acqua;
- Allungamento della galleria artificiale di Spurano fino a quella naturale "Perlana 1";
- Riduzione della lunghezza dei tratti a cielo aperto, mediante ricorso alla realizzazione di tratti in trincea (avvalendosi dell’ausilio delle terre armate, o di altre tecniche di ingegneria naturalistica) e al sistema della galleria artificiale, al fine di preservare le visuali panoramiche;
- eliminazione delle corsie di arrampicamento e la riduzione delle sezioni stradali;
- collocazione della vasca antincendio sul lato ovest della struttura di servizio posta all'uscita della
galleria artificiale nella valle dei Ronchi;
- Riduzione dei muri di sostegno a valle e utilizzo di sistemi costruttivi tradizionali per le porzioni di maggiore elevazione mediante l’impiego di strutture ad arco;
- Adozione di soluzioni costruttive di tipo tradizionale sull’esempio di quelle presenti nello stesso territorio, ovvero in pietra locale e con mitigazioni mediante vegetazione autoctona, sia per gli elementi di sostegno che per i volumi tecnici fuori terra;
- Relativamente al Sacro Monte di Ossuccio, si suggerisce di approfondire il tema “vibrazioni” mediante apposito sistema di valutazione e monitoraggio.
Tali indicazioni fanno riferimento e confermano quanto espresso dal Parere di Competenza della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio nell'ambito della Procedura di Via, che ha delineato le modifiche progettuali necessarie ai fini dell'assenso, richiedendo inoltre:
- lo sviluppo di specifici progetti architettonici di qualità paesaggistica per le opere d'arte maggiori (imbocco delle gallerie), le opere d'arte minori (muri di contenimento, reti paramassi, barriere fonoassorbenti, recinzioni, illuminazione, ecc.), le opere civili (cabine elettriche) e i viadotti; in particolare dovrà essere perseguita una consistente riduzione volumetrica e una diversa definizione architettonica degli edifici destinati ad impianti da collocarsi a monte delle gallerie o al di sotto del tracciato stradale (evitando così le consistenti opere di sbancamento della parete rocciosa) onde ridurne drasticamente la visibilità;
- una maggiore coerenza tra il tracciato stradale e il naturale sviluppo morfologico dei versanti.
L'appello si rivolge quindi agli Onorevoli Ministri affinchè affrontino tale scelta con l'attenzione, la sensibilità e la responsabilità che devono essere riservate a una decisione tanto importante, in modo tale da ottenere la risoluzione dei problemi di viabilità, tenendo conto di pareri tecnici previsti dalla normativa e senza fare ricorso alla risoluzione politica che disconosce competenze specifiche e i diritti garantiti dalla Costituzione.
No ai lunghi tratti a cielo aperto!
No ai muraglioni e agli sbancamenti di oltre 30 metri di altezza!
No allo spreco di soldi pubblici per un’opera così devastante, che non tiene conto di possibili soluzioni alternative più sostenibili e che risolverà solo parzialmente il problema del traffico.
Ciò che verrà realizzato non si potrà mai più cancellare.