il paesaggio e gli ulivi
“Il territorio di Ossuccio è... caratterizzato da una ricchezza di risorse storico-artistiche non così facilmente riscontrabile in altri piccoli comuni del lago di Como: il suo paesaggio è il risultato di una sovrapposizione di diverse realtà che si sono susseguite nei secoli. Ossuccio è un ottimo esempio di paesaggio culturale, ovvero di un’area geografica che rappresenta l’opera combinata della natura e dell’uomo attraverso il corso della storia.”
(cfr. Osservatorio dei Paesaggi Lariani - Ossuccio: risorse culturali del paesaggio - a cura dell'Associazione culturale Chiave di Volta)
La località è parte della rinomata “Zoca de l’Oli” (“Conca dell’Olio”), area in cui testimonianze storiche e archeologiche fanno risalire la coltivazione dell’ulivo al 59 a.C., quando “si stanziarono coloni greci esperti... nella coltivazione della vite e dell’olivo.”
(cfr. OLIVAE LARIUS - IL LARIO DELL’ULIVO - G. Borelli, R. Corti, G. Fontanazza - 2008, Comunità Montana del Lario Orientale)
(cfr. Osservatorio dei Paesaggi Lariani - Ossuccio: risorse culturali del paesaggio - a cura dell'Associazione culturale Chiave di Volta)
La località è parte della rinomata “Zoca de l’Oli” (“Conca dell’Olio”), area in cui testimonianze storiche e archeologiche fanno risalire la coltivazione dell’ulivo al 59 a.C., quando “si stanziarono coloni greci esperti... nella coltivazione della vite e dell’olivo.”
(cfr. OLIVAE LARIUS - IL LARIO DELL’ULIVO - G. Borelli, R. Corti, G. Fontanazza - 2008, Comunità Montana del Lario Orientale)
Nell'area si trovano uliveti secolari, antichi fabbricati rurali e una sorgente d'acqua. In particolar modo nel mappale 249 si trovano piante plurisecolari tra cui l'ulivo "P14", menzionato nella ricerca CNR del 2005 per lo studio del germoplasma di olivo lariano.
“… oggi si è posto in maniera forte il problema della salvaguardia del patrimonio genetico delle diverse aree olivicole, visto non soltanto come fonte storica di conoscenza ma anche come materiale di studio ai fini di selezione agronomica volta alla rivalorizzazione delle migliori varietà …”
“… è stato possibile individuare un gruppo di piante (29, tra cui la P14) che possono rientrare in ciò che viene definito varietà popolazione che in questo caso fa riferimento all'antica varietà Frantoio.”
“I risultati del lavoro condotto dal Prof. Giuseppe Fontanazza e dai suoi collaboratori sono sorprendenti e rappresentano un riferimento fondamentale per un patrimonio di grande valore culturale che deve essere riacquistato dalla nostra gente. L’identificazione, la valutazione e la riproduzione di piante di ulivo ascrivibili a “varietà” locali può assumere un’importanza anche agronomica, in funzione dei risultati produttivi, legata alla ulteriore caratterizzazione dell’olio del Lario.”
(cfr. OLIVAE LARIUS - IL LARIO DELL’ULIVO - G. Borelli, R. Corti, G. Fontanazza - 2008, Comunità Montana del Lario Orientale)
“… oggi si è posto in maniera forte il problema della salvaguardia del patrimonio genetico delle diverse aree olivicole, visto non soltanto come fonte storica di conoscenza ma anche come materiale di studio ai fini di selezione agronomica volta alla rivalorizzazione delle migliori varietà …”
“… è stato possibile individuare un gruppo di piante (29, tra cui la P14) che possono rientrare in ciò che viene definito varietà popolazione che in questo caso fa riferimento all'antica varietà Frantoio.”
“I risultati del lavoro condotto dal Prof. Giuseppe Fontanazza e dai suoi collaboratori sono sorprendenti e rappresentano un riferimento fondamentale per un patrimonio di grande valore culturale che deve essere riacquistato dalla nostra gente. L’identificazione, la valutazione e la riproduzione di piante di ulivo ascrivibili a “varietà” locali può assumere un’importanza anche agronomica, in funzione dei risultati produttivi, legata alla ulteriore caratterizzazione dell’olio del Lario.”
(cfr. OLIVAE LARIUS - IL LARIO DELL’ULIVO - G. Borelli, R. Corti, G. Fontanazza - 2008, Comunità Montana del Lario Orientale)